Orientamento formativo

 

Didattica orientativa: cos’è e a cosa serve

A partire dall’anno scolastico 2023-2024, nelle scuole secondarie di primo grado vengono introdotti moduli di orientamento formativo della durata minima di 30 ore per anno scolastico, anche extracurriculari, destinati a tutte le classi.

La didattica orientativa si basa sull’integrazione dell’orientamento all’interno delle attività quotidiane delle lezioni e del curricolo disciplinare. In questa prospettiva, le discipline non si limitano a trasmettere conoscenze, ma diventano strumenti, metodi e linguaggi utili per avvicinare gli studenti alla realtà in modo aperto, consapevole, dinamico, esplorativo e critico. Le materie insegnate, quindi, non sono più semplici contenitori di nozioni, ma si trasformano in lenti attraverso cui osservare, comprendere e interpretare il mondo, con tutte le sue sfumature e complessità.

Attraverso lo studio delle discipline, gli studenti sviluppano la capacità di analizzare e comprendere il mondo in cui vivono, di valutare criticamente diverse opinioni e punti di vista e di risolvere problemi. Questo li prepara ad affrontare le sfide del loro percorso formativo e personale.

La didattica orientativa, in questo senso, rappresenta uno strumento essenziale per garantire un orientamento efficace e di qualità. Non viene concepita come una tappa isolata del percorso educativo, ma come un processo continuo che si sviluppa lungo tutto il ciclo formativo dello studente. Questo processo lo aiuta a esplorare le proprie passioni e interessi, a prendere decisioni consapevoli riguardo alla sua formazione e a costruire un piano d’azione per raggiungere i propri obiettivi.


Il potenziale orientativo delle discipline e il ruolo dei docenti

In che modo una disciplina può diventare uno strumento di orientamento?

Ogni disciplina possiede un proprio campo di studio, un linguaggio e un metodo di indagine specifici. Questi consentono agli studenti di approfondire conoscenze specifiche, ma anche di sviluppare competenze trasversali come l’analisi, la sintesi, il problem solving e il pensiero critico. Per ottenere questi risultati, l’educazione deve essere intesa come un processo attivo, in cui gli studenti partecipano direttamente alla costruzione del proprio sapere e i docenti assumono il ruolo di guide e facilitatori.

In particolare, l’insegnante deve padroneggiare e trasmettere i seguenti aspetti della propria disciplina:

  • La struttura: includendo i concetti fondamentali, i metodi di indagine e le relazioni interdisciplinari, per fornire agli studenti gli strumenti necessari a comprendere la disciplina.
  • Le modalità di trasmissione: organizzando i contenuti in modo coerente e adattandoli agli interessi e alle potenzialità degli studenti, presentandoli in modo accattivante.
  • Il posto della disciplina nell’architettura dei saperi: evidenziando i collegamenti con altre materie e facendo emergere tali relazioni agli occhi degli studenti.
  • La connessione con il contesto sociale, economico e culturale: sottolineando la rilevanza delle competenze apprese rispetto al mondo reale e al contesto in cui viviamo.

Con questo approccio, la didattica orientativa diventa un potente strumento per sostenere gli studenti nella costruzione di un percorso formativo consapevole e coerente con le proprie aspirazioni.

Qui la nostra proposta di orientamento formativo:
 Moduli di orientamento formativo.pdf